L'ipoacusia ad alte frequenze è un’ipoacusia di tipo neurosensoriale. Le cause principali sono da rintracciare nell’invecchiamento e nel deterioramento delle cellule ciliate (le cellule responsabili di trasmettere i suoni dall'orecchio al cervello), alla perdita di elasticità della coclea (la parte dell'orecchio interno dove le onde di pressione del suono vengono tradotte in segnali interpretabili dal cervello) e all'ispessimento della membrana del timpano.
Tuttavia la perdita di udito nelle alte frequenze può avere anche altre cause, come l'esposizione prolungata a rumori forti, l'uso di sostanze ototossiche contenute in alcuni farmaci o particolari patologie che indeboliscono l'udito (come il diabete, l'ipertensione e i problemi alla tiroide).
Indipendentemente dalla causa, se il problema riguarda le cellule ciliate, devi sapere che queste non si rigenerano. Quindi per risolvere il tuo disturbo potrebbe essere necessario ricorrere a un apparecchio acustico, che possa aiutarti a sentire di nuovo le frequenze che avevi perso.
Ipoacusia alle basse frequenze
Se invece il problema uditivo riguarda le basse frequenze (inferiori ai 500 Hz), cioè la capacità di percepire i suoni più gravi (le voci maschili, i tuoni o gli strumenti musicali come trombone e contrabbasso) le cause possono essere un'ipoacusia trasmissiva, neurosensoriale oppure entrambe.
Nel caso di ipoacusia trasmissiva può essere presente un tappo di cerume che ostruisce il condotto uditivo, oppure una malformazione del padiglione auricolare o del timpano. I problemi, quindi, riguardano l'orecchio esterno, quello deputato a catturare le vibrazioni del suono.
Se invece l'ipoacusia è di natura neurosensoriale, i danni - come per l'ipoacusia ad alte frequenze - potrebbero essere imputabili al malfunzionamento delle cellule ciliate o alle vie nervose del sistema uditivo.
Che si tratti di ipoacusie sulle alte frequenze o sulle basse frequenze, una diagnosi precoce può aiutare a individuare terapie e soluzioni efficaci.
Per avere delle risposte certe fissa una visita di controllo con un audioprotesista. Dopo aver eseguito specifici test dell’udito e tracciato i risultati su un audiogramma, il professionista sarà in grado di valutare il tuo livello di sensibilità uditiva e consigliarti l'eventuale protesi auricolare più adatta per farti tornare a sentire bene.