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Non sento alcune frequenze: dovrei portare l'apparecchio acustico?

Nicola Bellucco, 24 maggio 2023

"Non sento alcune frequenze": se anche tu l'hai pensato, qualche volta, è il caso di approfondire. Se non riesci a distinguere bene il parlato, soprattutto le voci femminili e dei bambini, potrebbe trattarsi di una ipoacusia sulle alte frequenze. Se invece non riesci a percepire i suoni gravi, quelli comunemente detti "più bassi", come il suono di un trombone o il rumore dei tuoni in lontananza, potrebbe essere presente un'ipoacusia sule basse frequenze. In entrambi i casi sarà l'audioprotesista a dirlo e a consigliarti, eventualmente, l'utilizzo di un apparecchio acustico.

INDICE DEI CONTENUTI:

 

Quali frequenze percepisce l'orecchio umano?

La gamma di suoni che l'orecchio umano è in grado di percepire è definita principalmente da due valori: la frequenza e l'intensità.

La frequenza del suono (acuta o grave) viene misurata in Hertz (Hz), mentre l'intensità in decibel (dB).

Il range di frequenze che una persona normoudente riesce a percepire va da 20 Hz a 20.000 Hz, anche se, nella pratica, lo spettro di frequenze varia da persona a persona. In generale l'udito umano risulta comunque più sensibile nell'intervallo di frequenze 2.000 - 5.000 Hz.

A seconda del suono si parla di "bande di frequenza" che possono essere:

  • Basse (20-200 Hz), come il ronzio dei motori o il rumore del tuono;  
  • Medio-basse (200-1.000 Hz), come le note di una chitarra;  
  • Medio-alte (1.000-5.000 Hz), come gli acuti di un soprano;  
  • Alte (5.000-20.000 Hz), come il canto degli uccelli o il suono di un fischietto.

Le frequenze del linguaggio parlato, invece, hanno uno spettro più ampio e sono comprese tra i 125 e gli 8.000 Hz.

Per quanto riguarda l'intensità, a parità di frequenza un suono può definirsi debole o forte. Si tratta di una componente decisamente più soggettiva, che dipende da come viene percepito il rumore dal singolo individuo, ma può essere misurata in dB. Sebbene l'intervallo umano vada da 0 a 180 dB, qualsiasi rumore oltre gli 85 dB è considerato dannoso per l'udito. 

 

Problemi udito alte frequenze: con l'avanzare dell'età è fisiologico

Con l'avanzare dell'età è fisiologico che si fatichi a percepire suoni e rumori ad alte frequenze. Questo perché le alte frequenze sono captate ed elaborate nella parte iniziale della coclea (orecchio interno), che è più soggetto a logorio.

Nelle persone di mezza età, infatti, il limite massimo delle frequenze percepite scende a 14.000 Hz per arrivare, negli ultra 60enni, a una perdita uditiva che interessa le frequenze comprese fra 3.000 e 6.000 Hz. 

Se hai notato difficoltà nel percepire cinguettii o note di particolari strumenti musicali, come il flauto, o ancora se fai fatica a distinguere alcuni suoni del parlato, forse hai un abbassamento dell'udito che interessa le frequenze alte.

 

Ipoacusia ad alte frequenze

L'ipoacusia ad alte frequenze è un’ipoacusia di tipo neurosensoriale. Le cause principali sono da rintracciare nell’invecchiamento e nel deterioramento delle cellule ciliate (le cellule responsabili di trasmettere i suoni dall'orecchio al cervello), alla perdita di elasticità della coclea (la parte dell'orecchio interno dove le onde di pressione del suono vengono tradotte in segnali interpretabili dal cervello) e all'ispessimento della membrana del timpano.

Tuttavia la perdita di udito nelle alte frequenze può avere anche altre cause, come l'esposizione prolungata a rumori forti, l'uso di sostanze ototossiche contenute in alcuni farmaci o particolari patologie che indeboliscono l'udito (come il diabete, l'ipertensione e i problemi alla tiroide).

Indipendentemente dalla causa, se il problema riguarda le cellule ciliate, devi sapere che queste non si rigenerano. Quindi per risolvere il tuo disturbo potrebbe essere necessario ricorrere a un apparecchio acustico, che possa aiutarti a sentire di nuovo le frequenze che avevi perso.

 

Ipoacusia alle basse frequenze

Se invece il problema uditivo riguarda le basse frequenze (inferiori ai 500 Hz), cioè la capacità di percepire i suoni più gravi (le voci maschili, i tuoni o gli strumenti musicali come trombone e contrabbasso) le cause possono essere un'ipoacusia trasmissiva, neurosensoriale oppure entrambe.

Nel caso di ipoacusia trasmissiva può essere presente un tappo di cerume che ostruisce il condotto uditivo, oppure una malformazione del padiglione auricolare o del timpano. I problemi, quindi, riguardano l'orecchio esterno, quello deputato a catturare le vibrazioni del suono.

Se invece l'ipoacusia è di natura neurosensoriale, i danni - come per l'ipoacusia ad alte frequenze - potrebbero essere imputabili al malfunzionamento delle cellule ciliate o alle vie nervose del sistema uditivo.

Che si tratti di ipoacusie sulle alte frequenze o sulle basse frequenze, una diagnosi precoce può aiutare a individuare terapie e soluzioni efficaci.

Per avere delle risposte certe fissa una visita di controllo con un audioprotesista. Dopo aver eseguito specifici test dell’udito e tracciato i risultati su un audiogramma, il professionista sarà in grado di valutare il tuo livello di sensibilità uditiva e consigliarti l'eventuale protesi auricolare più adatta per farti tornare a sentire bene.

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