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Apparecchi acustici per non udenti: quali sono i modelli più adatti

Matteo Gnocco, 26 aprile 2023

Un italiano su 7 ha problemi di udito, a volte rappresentati da una forma di sordità grave e invalidante. Sono sempre di più, quindi, le persone costrette a portare una protesi uditiva, che li aiuti a sentire meglio. Ma quali sono gli apparecchi acustici più adatti, per i non udenti? Scopriamolo insieme.

Cause della sordità 

Prima di analizzare i diversi modelli di apparecchi per sordi, dobbiamo capire quali sono le cause della perdita uditiva. Il grado di sordità, infatti, è un fattore determinante per decidere quale tipo di dispositivo acustico è più adatto alle necessità di una persona. 

Si tratta di un problema temporaneo, come un'accumulo di cerume o un'otite media, o è dovuto a patologie come l'otosclerosi o il colesteatoma? In questi casi si parla di ipoacusie trasmissive, che interessano il condotto uditivo e l'orecchio medio e, nella maggior parte dei casi sono risolvibili con adeguate terapie farmacologiche o con un'operazione chirurgica (è il caso del colesteatoma). 

In altri casi la perdita uditiva può essere causata da un'esposizione prolungata al rumore, oppure può essere congenita o ereditaria. 

Se la sordità è invece causata dall'avanzare dell'età, come nella maggior parte dei casi (in 9 casi su 10, infatti, i problemi d'udito sono conseguenza dell'invecchiamento), c'è una cattiva notizia e una buona. 

La cattiva è che si tratta di una condizione degenerativa, che inizia ad essere avvertita attorno ai 50/60 anni e che tende con il tempo a peggiorare. La buona è che può essere trattata precocemente con l'ausilio di apparecchi acustici. 

Per capire quali sono gli apparecchi per sordità più adatti a risolvere il problema è necessario individuare l'entità dell'ipoacusia, se lieve, moderata, grave o profonda. E questo ce lo può dire solo un medico, dopo un accurato controllo uditivo. 

Apparecchi acustici per non udenti: i modelli 

Quando si parla di protesi per l'udito si pensa subito agli apparecchi acustici per anziani. In realtà abbiamo appena visto come le cause di sordità siano diverse e possano interessare adulti e bambini, indistintamente. 

Per questo in commercio sono disponibili diversi modelli di apparecchi per ipoudenti: 

  • Apparecchi acustici endoauricolari, impropriamente detti anche “invisibili” per le loro dimensioni davvero ridotte (nell'ordine di 2/3 cm), che vanno inseriti nel condotto uditivo. Questi apparecchi possono essere adottati dalla maggior parte delle persone, ma è bene tenere in considerazione la manualità della persona, la masticazione più o meno pronunciata e la forma del condotto, prima di sceglierli; 
  • Apparecchi acustici retroauricolari, da posizionare dietro l'orecchio. Sono i più usati, per la facilità di utilizzo e pulizia. Vanno bene sia per ipoacusie lievi che sordità profonde, in quanto riescono a erogare grandi potenze acustiche combinate ad auricolari su misura; 
  • Apparecchi acustici a conduzione ossea, sotto forma di archetti o fascette oppure possono essere inclusi nelle stanghette degli occhiali. Sono la soluzione più indicata per risolvere sordità e ipoacusie dovute a problemi trasmissivi, dove cioè l'orecchio medio o esterno non sono in grado di trasmettere i suoni all'orecchio interno, che invece è funzionante. 

Sebbene ci siano delle indicazioni generiche sulla scelta del modello più adatto, in base all'ipoacusia di cui si soffre, è l'audioprotesista a consigliare quale tipo di apparecchio acustico è più adatto. Questo perché vanno considerati anche altri fattori, come le preferenze personali e lo stile di vita. 

Ecco perché c'è bisogno dell'aiuto di un professionista. 

Come si sceglie l'apparecchio acustico (e chi lo fa) 

Una volta ottenuta la diagnosi di sordità da un medico, otorino o audiologo, e ricevuta la prescrizione per indossare un apparecchio per l'udito, il paziente dovrà recarsi in un centro specializzato per incontrare l'audioprotesista che poi lo seguirà in tutto il percorso di riabilitazione. 

L'audioprotesista effettuerà: 

  • Test di audiometria protesica quantitativi e qualitativi; 
  • Esame del condotto uditivo e rilevazione dell'impronta; 
  • Accertamento dell'efficacia del dispositivo acustico. 

E fornirà istruzioni accurate e dettagliate per la manutenzione e la pulizia quotidiana dell'apparecchio. 

Il tutto non si risolve in 1 o 2 incontri. Il programma per la riabilitazione acustica è fondamentale per recuperare il pieno controllo dell'udito e si articola in un percorso (che può durare mesi) funzionale a garantire un'assistenza personalizzata continua, per assicurare la massima portabilità dell'apparecchio e il miglior comfort acustico. 

Pensiamo agli apparecchi acustici digitali di ultima generazione: questi dispositivi sono dotati di un software che va configurato e settato dall'audioprotesista in base al tipo e al livello di sordità del paziente. In questo modo sarà possibile contare su una protesi per l'udito davvero personalizzata, capace di assicurare un'amplificazione specifica, frequenza per frequenza, in base alla perdita uditiva riscontrata per supportare e ripristinare la naturale percezione uditiva. 

Se vuoi saperne di più sulle diverse tipologie di apparecchi acustici e sui nuovi modelli hi-tech, scarica la Guida gratuita che trovi qui sotto. 

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Come riconoscere e affrontare una perdita di udito parziale o totale

Argomenti: Apparecchi acustici
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