Ti sei reso conto di avere dei problemi all'udito? Ti sembra di sentire bene, ma non capisci le parole che vengono pronunciate? Le voci sembrano farfugliate, soprattutto quelle femminili e dei bambini? Ecco come puoi migliorare la tua capacità uditiva.
INDICE DEI CONTENUTI:
- "Sento ma non capisco le parole"
- Ipoacusia: cos'è e da cosa dipende
- Come aumentare la capacità uditiva
"Sento ma non capisco le parole"
- Chiedi spesso alle persone di ripetere quello che dicono?
- Senti i suoni ma non riesci a capire le parole che vengono pronunciate da chi ti sta attorno (familiari o colleghi)?
- Spesso fingi di aver capito anche se non è così?
- Ti senti frustrato e in imbarazzo?
- Tendi a isolarti ed evitare le occasioni sociali d'incontro, perdendo così interesse alle attività che prima trovavi gradevoli?
Tutti questi sintomi sono segnali di un problema uditivo noto come ipoacusia.
Ipoacusia: cos'è e da cosa dipende
L'ipoacusia è la perdita (parziale o totale) della capacità di percepire i suoni. Non è qualcosa che avviene da un giorno all'altro, ma si sviluppa in maniera graduale e, proprio per questo, tende a passare inosservata per molto tempo.
È per lo più legata al processo di invecchiamento: in 9 casi su 10, infatti, i problemi dell'udito sono conseguenze dell'avanzare dell'età. Tuttavia esistono anche altri fattori che possono compromettere la nostra capacità di sentire bene, come l'esposizione a rumori forti, i traumi o le condizioni genetiche.
Clinicamente esistono due tipologie di ipoacusia, definite in base alla diversa localizzazione del disturbo a livello dell'orecchio:
- Ipoacusia trasmissiva: in questo caso si ha una insufficiente trasmissione del suono nel condotto uditivo e nell'orecchio medio, dovuto ad accumuli di cerume, otiti medie, otosclerosi o colesteatomi.
- Ipoacusia neurosensoriale: è causata da un disturbo della coclea o del nervo acustico, molto spesso riconducibile a un danno a carico delle cellule ciliate, che procura una diminuzione di sensibilità nella percezione dei suoni deboli. Si tratta della sordità dovuta all'età, ma può essere causata anche dal rumore, oppure essere congenita o ereditaria.
Se l'ipoacusia trasmissiva può essere risolta più facilmente con interventi ambulatoriali o chirurgici (è il caso del colesteatoma), per chi soffre di una perdita dell'udito di natura neurosensoriale non è quasi mai possibile intervenire chirurgicamente. Ma per aumentare o recuperare parte della capacità uditiva possono venire in aiuto le protesi acustiche.
Come tornare a sentire bene, con gli apparecchi acustici
Gli apparecchi acustici rappresentano la soluzione più efficace per aiutare chi soffre di ipoacusia neurosensoriale ad aumentare la capacità uditiva.
Sottovalutare l'ipoacusia può essere molto pericoloso, perché aggrava ulteriormente la patologia, comportando un recupero più difficoltoso, una riduzione della memoria dei suoni e degli stimoli intellettivi e il deterioramento precoce delle funzioni cognitive.
Alla prima comparsa dei sintomi è consigliato rivolgersi subito a un professionista per una visita di controllo. Trattare precocemente la perdita dell'udito permette di abituarsi più facilmente ai dispositivi, evitando così i blocchi psicologici che spesso colpiscono le persone anziane, restie ad accettare di dover indossare un apparecchio acustico.
La capacità di sentire e comprendere il parlato è essenziale per poter comunicare con chi ci circonda. E la presa di coscienza del disturbo uditivo e della consapevolezza di aver bisogno di un ausilio acustico rappresentano un fattore di successo nella risoluzione del problema.
Ma qual è la protesi auricolare più adatta a te?
Ne esistono di diversi tipi (endoauricolari, retroauricolari, a conduzione ossea), ognuna con caratteristiche diverse. Sarà l'audioprotesista ad aiutarti nella scelta, in base alla gravità della perdità uditiva, alle tue abitudini e al tuo stile di vita.
In questo articolo parliamo di apparecchi acustici per sordità lieve, media o profonda.
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