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Quali apparecchi acustici per sordità profonda, media o lieve

Matteo Gnocco, 17 marzo 2023

Il termine "ipoacusia" indica un deficit uditivo, cioè una riduzione della capacità di sentire. L’ipoacusia può essere classificata in base alla causa del danno e alla gravità della perdita: si parla infatti di sordità lieve, media, grave o profonda. Nella maggior parte dei casi il problema si risolve quasi completamente con l'utilizzo di un apparecchio acustico, ma come scegliere quello più adatto? Scoprilo qui. 

 

Livelli di sordità 

In 9 casi su 10 i problemi d'udito sono conseguenze dell'avanzare dell'età, ma non è detto che tutti sentano (poco o male) allo stesso modo. Si parla, in questo caso, di gravità della sordità che viene distinta in 4 livelli: 

  • lieve (tra 20 e 40 DB HL) 
  • media (tra 40 e 70 DB HL) 
  • grave (tra 70 e 90 DB HL) 
  • profonda (oltre 90 DB HL) 

I numeri tra parentesi indicano il valore di soglia uditiva, cioè il suono a più bassa intensità che il soggetto riesce a percepire (rilevato attraverso un esame audiometrico). 

La sordità lieve è la meno grave: in questo caso a non essere percepita è solo la voce bisbigliata. Con la sordità media, invece, si inizia a non percepire distintamente le parole durante una normale conversazione, mentre con la sordità grave la persona avverte solo alcuni suoni, anche se le parole vengono pronunciate a intensità elevata. 

La sordità profonda rappresenta invece il deficit maggiore: chi ne soffre non distingue chiaramente il parlato e fa fatica a percepire anche i rumori, a meno che non abbiamo una forte componente vibratoria (ad esempio il rombo di un motore o lo sbattere di una porta). 

Maggiore è il livello di sordità, più alta è la probabilità che la persona debba utilizzare un apparecchio acustico per riuscire a sentire bene di nuovo. 

Come risolvere i problemi all'udito 

La diminuzione della capacità uditiva può manifestarsi all'improvviso oppure può avvenire gradualmente e in modo progressivo. Le cause possono essere diverse, a seconda che si tratti di  ipoacusia trasmissiva, dovuta ad accumuli di cerume, otiti, otosclerosi e colesteatoma, o di ipoacusia neurosensoriale, dovuta all'età, al rumore o a forme ereditarie o congenite. 

In entrambi i casi è possibile risolvere quasi completamente il problema uditivo con l'impiego di apparecchi acustici. Quelli digitali sono i più tecnologicamente avanzati: 

  • Possono essere personalizzati in base alle esigenze quotidiane del paziente; 
  • Riescono a interfacciarsi alla perfezione con altre tecnologie, come i telefoni cellulari Bluetooth, i lettori MP3 e le smart TV; 
  • Hanno una qualità del suono nitida e definita, senza rumori di fondo, grazie alla tecnologia anti-feedback, cioè senza fischi: 
  • Sono realizzati su misura, partendo da un'impronta del condotto uditivo. 

Qual è l'apparecchio acustico più adatto a te? 

Esistono tre tipologie di apparecchi per l'udito tra cui scegliere: 

  • Apparecchi acustici endoauricolari, quasi impercettibili; 
  • Apparecchi acustici retroauricolari, pratici e facili da gestire; 
  • Apparecchi acustici a conduzione ossea, che possono essere inclusi nelle stanghette degli occhiali o in particolari fascette, per i bambini.  

Gli apparecchi acustici per sordità profonda non differiscono molto da quelli per sordità lieve, media o grave, almeno non dal punto di vista estetico. Quindi non ce n'è uno migliore di un altro. 

Va però sottolineato che gli apparecchi a conduzione ossea sono più indicati per ipoacusie dovute a problemi trasmissivi, quindi legate a problemi dell'orecchio medio o dell'orecchio esterno che non riescono a trasmettere correttamente i suoi all'orecchio interno, che invece è funzionante. 

 

Ma chi sceglie l'apparecchio da indossare? 

Prima di tutto è necessario sottoporsi a una visita con un otorino o un audiologo per valutare, attraverso esami strumentati, l'entità della perdita uditiva. 

Una volta ottenuta la diagnosi di sordità e ricevuta la prescrizione di un apparecchio acustico, il paziente dovrà recarsi in un centro per l'udito dove incontrerà un audioprotesista. Questo professionista, in possesso di una laurea abilitante, si occupa della fornitura, dell'adattamento e del controllo dei presidi protesici per la prevenzione e correzione dei deficit uditivi. 

Sarà lui a consigliare il modello più adatto, valutando la forma del condotto uditivo, lo stile di vita e il livello di sordità.  

Una volta individuata la protesi uditiva l'audioprotesista darà istruzioni dettagliate e accurate per la pulizia quotidiana e la manutenzione del dispositivo. Ma non finisce qui. 

Chi acquista un apparecchio acustico acquista anche un percorso riabilitativo di "ascolto" e assistenza personalizzata continua, che ha lo scopo di garantire il miglior adattamento e il miglior comfort acustico 

Vuoi sapere quanto costa un apparecchio acustico? Scarica la nostra guida gratuita dove, oltre ai prezzi, trovi tutte le caratteristiche dei diversi dispositivi. 

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Argomenti: Ipoacusia
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